NovaNext, verso un futuro più green e sicuro

Leggi l’intervista di Data Manager a Cosimo Rizzo, direttore system integrator di NovaNext.

Obiettivi Net-Zero 2050 e resilienza dinamica. Il system integrator punta su soluzioni tecnologiche per adeguarsi alle direttive CSRD e NIS 2, promuovendo l’adozione di reti intelligenti, soluzioni per data center più efficienti e l’implementazione di Edge computing e IoT

Tre sono le trasformazioni necessarie per raggiungere l’obiettivo Net-Zero entro il 2050: decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico, elettrificazione dei processi, ottimizzazione della domanda in termini di efficienza e circolarità (Fonte: Schneider Electric Research Institute, Scenario: Back to 2050). Decarbonizzare significa ridurre progressivamente l’utilizzo di combustibili fossili e rappresenta una priorità per tutte le imprese. «Le ragioni sono molteplici» – come spiega Cosimo Rizzo, direttore system integrator di NovaNext. «Crescente pressione degli stakeholder, competizione sempre più alta nel mercato, esigenze di efficienza e produttività, accentuata attenzione delle aziende verso la sostenibilità». Infatti, la direttiva CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) dell’Unione europea rafforza ed estende le precedenti norme sulla rendicontazione non finanziaria (NFRD) alle grandi imprese anche non quotate, alle PMI quotate (escluse le micro-imprese), banche e assicurazioni.

«Prima si parlava di aspetti “non financial”, ora si discute di corporate responsability» – continua Cosimo Rizzo. «La spinta normativa rappresenta un driver importante, tuttavia occorre lavorare per sviluppare una visione ampia della sostenibilità che superi l’obbligo di rendicontazione». In un contesto sempre più orientato alla sostenibilità e alla digitalizzazione, NovaNext si pone come partner strategico per le aziende che desiderano affrontare le sfide della sostenibilità e dell’efficienza aziendale, abbracciando nuove tecnologie e best practice.

LOGICA TRASFORMATIVA

Quando si parla di sostenibilità si fa riferimento a un framework complesso in cui ogni componente produce un impatto sul sistema nel suo complesso. «Bisogna passare da una logica lineare di semplice rendicontazione a una logica circolare di total life-cycle assessment» – afferma Rizzo. Per ridurre l’impatto ambientale delle imprese, NovaNext propone un mix di tecnologie fatto di reti, AI, IoT e connettività intelligente e data center. «Le reti intelligenti supportate dalla Digital Network Architecture (DNA) e integrate con l’intelligenza artificiale ottimizzano la gestione delle risorse, migliorando l’efficienza operativa. Questo approccio – spiega Rizzo – non solo aumenta le prestazioni, ma contribuisce anche a limitare l’impatto ambientale riducendo i consumi energetici e gli sprechi. Inoltre, l’adozione dell’Internet of Things e del 5G consente alle aziende di raccogliere e analizzare dati in tempo reale per ottimizzare processi e risorse. A questo, si aggiungono le soluzioni di collaborazione, come le piattaforme di videoconferenza e la comunicazione remota riducono la necessità di viaggi e spostamenti e migliorano anche l’efficienza del lavoro, contribuendo a creare un ambiente lavorativo più inclusivo e sostenibile».

L’articolo è pubblicato sulla rivista Data Manager di maggio 2024.

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