Collaboratione cognitiva

La collaborazione cognitiva può aiutare a rendere più intelligenti e produttivi i nuovi modi di lavorare, che hanno visto una grande accelerazione grazie al remote working. Le imprese di tutte le dimensioni, per garantire la continuità aziendale durante la pandemia COVID-19, hanno infatti utilizzato e continueranno ad utilizzare sempre di più il lavoro a distanza. Sta dunque emergendo con forza il tema, già da tempo presente, della collaborazione, necessaria per connettere le persone dell’azienda fra loro, con i partner e i clienti, tenendo conto che lo spazio di lavoro sta cambiando.

La collaborazione cognitiva, grazie al lavoro congiunto di varie tecnologie, fra cui intelligenza artificiale e machine learning, punta a garantire che nulla si frapponga tra le persone e la produttività limitando le barriere tecnologiche all’utilizzo.

Collaborazione cognitiva: cos’è e come opera

Da tempo gli strumenti aziendali esistevano, ma separati dalle persone che li usavano. Applicazioni di posta elettronica, di CRM o elaborazione testi, pur facendo ciò per cui erano state progettate, non erano collegate al processo di collaborazione fra persone.

La collaborazione cognitiva nasce invece per far sì che i diversi strumenti e tecnologie possano fondersi più intimamente con le priorità e i flussi di lavoro, diventando parte di un unico ecosistema per aiutare le persone a essere più coinvolte e a connettersi meglio.

Le persone finora si sono dovute adattare alla tecnologia, ora è la tecnologia ad adattarsi alle persone, grazie al nuovo paradigma della collaborazione cognitiva, che può favorire l’evoluzione del lavoro verso un reale smart working. La collaborazione cognitiva mette a disposizione dell’utente finale alcune funzionalità evolute come il riconoscimento facciale, l’utilizzo di comandi vocali, l’assistente virtuale, la condivisione dinamica di documenti, una lavagna elettronica condivisa e la trascrizione in tempo reale delle conversazioni con la possibilità di distribuirle a fine riunione.

Questo insieme di funzionalità concorre a migliorare la produttività delle riunioni e più in generale della collaborazione, offrendo ai membri dei team un’esperienza intuitiva e personale.

Con la collaborazione cognitiva aumenta la produttività dei team

Con la collaborazione cognitiva aumenta la produttività dei team

La collaborazione cognitiva, tenendo conto che lo spazio di lavoro sta cambiando, aiuta a mantenere la connessione fra il mondo fisico degli uffici e quello virtuale per lavorare anche in modalità ibrida da qualsiasi luogo, dispositivo e applicazione, utilizzando gli strumenti in modo intuitivo e in autonomia. Le persone devono poter utilizzare gli strumenti tecnologici anche personali, mentre gli strumenti di collaborazione saranno garanti della sicurezza e delle compliance tipiche del mondo enterprise.

Grazie alla collaborazione cognitiva, vengono ad esempio eliminate attività frustranti come la ricerca di codici di accesso alla riunione o superate le difficoltà nel trovare e condividere la versione aggiornata di un documento, attività che non solo fanno perdere tempo, ma distraggono dal focus dei meeting.

La collaborazione cognitiva, attraverso l’elaborazione del contesto basata sui dati in cloud e le tecnologie di intelligenza artificiale, può rendere più efficaci anche le interazioni con i clienti, spesso disconnesse e frustranti a causa dell’incapacità di accedere alle informazioni più rilevanti. Questo può contribuire a migliorare la customer experience attraverso l’integrazione e la messa a disposizione di più canali digitali di collaborazione.

 

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