Reti 5G e Smart City, verso la città connessa

Le risorse messe a disposizione dal PNRR possono contribuire a dare uno sprint alla realizzazione di un ecosistema di Smart City in Italia. Per raggiungere quest’obiettivo – ambizioso, ma certamente realizzabile – occorre azionare tre leve di sviluppo: i progetti, le competenze e la connettività 5G.

Ad affermarlo è l’ultimo studio di I-Com, che pone l’accento sul ruolo da protagonista che le reti di telecomunicazione, con il 5G in prima fila, possono rivestire nella trasformazione digitale delle nostre città. Questo perché il tessuto di una Smart City è composto da un numero di oggetti connessi e una mole di dati che solo la connettività 5G può abilitare ovunque, in qualsiasi circostanza.

Lo scenario: i progetti Smart City in Italia

Stando all’Osservatorio Smart City del Politecnico di Milano, il 28% dei Comuni italiani (quasi uno su tre) ha avviato un progetto di Smart City negli ultimi tre anni.

Sempre secondo il Polimi, il 40% dei Comuni italiani che ha già attivato un progetto di Smart City che utilizza i dati per offrire servizi ai cittadini. Il 46% li utilizza per le politiche pubbliche, come la pianificazione della mobilità urbana.

Le applicazioni che più suscitano interesse sono quelle che riguardano la sicurezza e il controllo del territorio (58% dei progetti avviati è in quest’ambito), la Smart Mobility (57%) e l’illuminazione (56%); seguono monitoraggio ambientale, sostenibilità, raccolta rifiuti, servizi turistici, gestione del traffico, smart building, smart grid, smart metering (anche idrico).

La priorità del tema Smart City per i comuni italiani (Tavolo di Lavoro Smart City). Fonte Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano (www.osservatori.net)

PNRR, reti 5G e il futuro delle Smart City

Il PNRR mette a disposizione dei progetti di Smart Mobility complessivamente 14,5 miliardi di euro, di cui:

  • 3,5 miliardi per l’area Smart City/Gestione infrastrutture;
  • 2,5 per i Piani urbani integrati;
  • 1 miliardo per le strade sicure;
  • 10,5 miliardi per la mobilità sostenibile;
  • 0,6 miliardi per micromobilità e Mobility as a service (MaaS).

Il Recovery Plan permette, dunque, di superare l’ostacolo finanziario alla realizzazione delle città intelligenti.

Sempre citando la stessa Indagine del Polimi, il 69% dei Comuni italiani ha intenzione di usare le risorse del PNRR per una delle 6 Missioni previste dal Piano: nell’ordine, digitalizzazione, infrastrutture sostenibili, transizione ecologica, inclusione e coesione, istruzione e salute. Va ricordato anche che nel Congresso dei poteri locali e regionali del Consiglio d’Europache nella sua 43ma sessione ha adottato due rapporti sulla governance pubblica – raccomanda specificamente di adottare le tecnologie all’interno di politiche attive volte all’inclusione e alla sostenibilità, perché le Smart City ruotano intorno alle persone e ai loro diritti.

Comuni che utilizzeranno i fondi PNRR i Missioni del Piano per cui verranno richiesti (Tavoli di Lavoro Smart City). Fonte Osservatori Digital Innovation – Politecnico di Milano (www.osservatori.net)

In questo contesto, per le imprese si aprono importanti opportunità legate alla domanda di infrastruttura e servizi. Il requisito per il successo delle proposte commerciali è fornire una User Experience sempre aggiornata, semplice, intuitiva e completa: le reti 5G permettono di fare un salto di qualità rispetto agli standard mobili precedenti.

Smart City e reti 5G: close-up su un connubio vincente

Stando alla definizione della Commissione Europea, la Smart City è “un luogo in cui le reti e i servizi tradizionali sono resi più efficienti attraverso l’uso di soluzioni digitali a beneficio dei suoi abitanti e delle imprese. Una città intelligente va oltre l’uso delle tecnologie, per un migliore utilizzo delle risorse e minori emissioni”.

Quando parliamo di una città smart, quindi, facciamo riferimento a un insieme di elementi e soluzioni di ultima generazione che trasformano i nuclei urbani del presente in futuri scenari abitativi, in cui efficienza, sostenibilità e dimensione umana vanno di pari passo. Nello specifico, tra i sistemi innovativi all’interno di una Smart City rientrano, per citarne alcuni:

  • reti di trasporto urbano più “intelligenti”, potenziate dall’Intelligenza Artificiale (AI);
  • impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti più efficienti grazie all’impiego dell’Internet of Things (IoT);
  • soluzioni più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici, orientate al risparmio energetico e all’eco-sostenibilità migliorando la qualità dei servizi.

Vivere in una Smart City vuol dire anche beneficiare di servizi pubblici più interattivi e reattivi, di spazi pubblici più sicuri e di una maggiore attenzione alle esigenze della popolazione.

In un contesto denso di tecnologia come quello preso in analisi, la banda-ultra larga 5G è essenziale, perché crea le “autostrade digitali” su cui far viaggiare un grande numero di servizi connessi tra di loro, ognuno dei quali ha moltissimi dispositivi attivi, con la garanzia di avere sempre il massimo grado di sicurezza e di prestazioni. In questo modo, le reti 5G rendono possibili – e soprattutto fruibili – ovunque, i servizi necessari alla realizzazione di una Smart City, che fanno leva sul mutuo scambio di dati tramite gli dispositivi, persone e oggetti (Internet of Things).

Reti 5G e le soluzioni smart per la città

Sempre analizzando i dati del Politecnico di Milano, appare chiaro che le città si concentreranno soprattutto nella ricerca di soluzioni in grado di migliorare il processo di raccolta dei rifiuti, la gestione del traffico e l’analisi di turismo, mobilità ed eventi. A supporto di queste attività sono diverse le soluzioni tecnologiche da adottare, con IoT e Smart Analytics al primo posto.

Gli oggetti connessi, infatti, accrescono la quantità di informazioni che le imprese e gli enti pubblici possono analizzare per conoscere meglio i propri utenti, efficientare i propri servizi, monitorare in tempo reale le infrastrutture e migliorare la qualità dell’offerta. Le grandi quantità di dati raccolti grazie anche all’Internet of Things possono essere analizzateinterpretate e opportunamente sfruttate in tempo reale per facilitare e rendere più accurato il processo decisionale.

Nell’era dello Smart Connected Everything (SCX), gli Smart Analytics consentono inoltre il controllo, anche in real time, dei dati acquisiti da tutti i processi monitorati, ottenendo insight e aprendo la strada ad analisi preventive, predittive e sempre più accurate, necessarie per rendere più vivibili e sicure le città in cui abitiamo.