Con la diffusione delle tecnologie digitali, anche l’agricoltura è diventata un’attività produttiva ad alto contenuto di innovazione: si parla di smart agriculture, con applicazioni quali lo smart farming, l’automazione e l’agricoltura di precisione. Se a ciò uniamo il potenziale delle comunicazioni mobili 5G in ambiti quali la gestione delle risorse idriche, il monitoraggio della salute delle piante e l’analisi dei dati meteorologici, è chiaro che la smart agriculture è un’attività sempre più sostenibile, candidata a diventare uno dei protagonisti della transizione digitale e green.

5G e IoT: le applicazioni per la smart agriculture

Alla base di queste evoluzioni c’è l’Internet of Things, quell’insieme di oggetti, dotati di sensori connessi, che raccolgono e scambiano dati e ne permettono l’analisi, sia sulla rete edge che nei sistemi centralizzati.

Un sistema IoT è tanto più efficiente ed affidabile, quanti più dati è in grado di ricevere ed analizzare. Il 5G, con la sua maggiore larghezza di banda supporta una densità molto elevata di dispositivi connessi per unità di area, nettamente superiori alle tecnologie precedenti, candidandosi ad essere la tecnologia di comunicazione ideale in questo ambito.

Il 5G, inoltre, garantisce anche una latenza molto bassa, inferiore a 10 millisecondi, essenziale per applicazioni real time e sensibili ai ritardi trasmissivi come il controllo remoto, l’automazione e la comunicazione tra differenti dispositivi.

Supporto alla transizione digitale e green

In ottica di sostenibilità, il 5G è stato progettato per ridurre il consumo energetico dei dispositivi connessi, in particolare, usando la tecnologia “Low Power Wide Area Network” (LPWAN), che consente ai dispositivi IoT di inviare e ricevere dati in modo efficiente utilizzando meno energia.

Infine, il 5G è un grande abilitatore di innovazione inclusiva: la nuova tecnologia mobile può fornire una copertura estesa, raggiungendo anche aree remote o poco servite da infrastrutture di comunicazione, come – appunto – le aree rurali.

5G per la smart agriculture: tecnologie ed esempi

Oltre all’IoT, le tecnologie chiave coinvolte nello smart farming includono l’analisi dei dati (analytics), l’intelligenza artificiale (IA), la robotica, i droni, ecc… Queste tecnologie consentono la raccolta e l’analisi dei dati provenienti da varie sorgenti, come sensori nel suolo, immagini satellitari, previsioni meteorologiche e dati storici. I dati vengono quindi elaborati per fornire alle aziende agricole informazioni utili e raccomandazioni in ottica predittiva per l’ottimizzazione dei processi.

Per esempio, grazie ai sensori e ai dispositivi IoT che raccolgono i dati dai campi e li trasmettono a un sistema centrale su reti 5G, le aziende agricole possono svolgere un monitoraggio preciso delle colture e conoscere, anche in tempo reale, indicatori come l’umidità del suolo, la temperatura, il livello di nutrienti.

Tali informazioni, a loro volta, abilitano l’agricoltura di precisione, che include l’applicazione mirata di risorse come acqua, fertilizzanti e pesticidi, massimizzando la produttività e riducendo gli sprechi. Applicando tecniche di analytics, intelligenza artificiale e machine learning ai dati ricavati dagli oggetti connessi, le aziende agricole possono anche elaborare modelli predittivi, massimizzando la resa e riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale.

Quando alla smart agriculture si uniscono l’AI e gli analytics dei dati per arrivare a misurazioni puntuali e a modelli predittivi, si entra più precisamente nell’ambito dello smart farming. Ancora una volta la connettività 5G permette di elaborare rapidamente i dati di fonti differenti; ad esempio, i dati sui terreni, le previsioni meteorologiche, inoltre, le informazioni sulle colture possono essere combinate per fornire indicazioni sul momento migliore per la semina, la gestione delle malattie delle piante o la pianificazione delle attività agricole.

Il 5G può supportare l’automazione agricola con i veicoli autonomi e i droni agricoli, che possono essere controllati in tempo reale grazie alla bassa latenza del 5G. Ciò consente un’esecuzione più accurata di operazioni come semina, irrigazione, raccolta e spruzzatura dei pesticidi. Inoltre il 5G, usato per collegare anche i sistemi di sorveglianza avanzati, permette di monitorare in modo ancora più accurato i campi agricoli, con immagini ad alta definizione, in grado di rilevare la presenza di parassiti, malattie delle piante o accessi non consentiti.

Tutti i dati raccolti ed elaborati, trasmessi in tempo reale agli agricoltori, consentendo interventi tempestivi ed abilitano capacità decisionali potenziate per ottenere il miglior risultato in modalità sostenibile, ovvero, i grandi vantaggi della smart agriculture e dello smart farming.