Blog
Efficienza energetica e gestione smart nei data center aziendali
La transizione energetica digitale richiede un ripensamento dell’architettura dei data center, che devono oggi essere progettati per rispondere in modo dinamico alle esigenze dei carichi computazionali, sempre più variabili e ad alta intensità. [...]
7 Agosto 2025
Data center AI-ready per ambienti aziendali intelligenti
L’intelligenza artificiale è al centro della trasformazione digitale aziendale. Dall’automazione dei processi all’analisi predittiva, fino alla generazione di contenuti, l’AI abilita un nuovo livello di efficienza e competitività. [...]
25 Luglio 2025
Hybrid cloud e data center per ambienti aziendali flessibili e connessi
Nelle imprese moderne, dove l’equilibrio tra agilità operativa e controllo dei dati è sempre più delicato, l’hybrid cloud rappresenta una risposta concreta alle nuove esigenze IT. [...]
11 Luglio 2025
Cloud networking e data center guidano l’innovazione aziendale
Le aziende moderne si affidano a infrastrutture IT sempre più complesse per gestire applicazioni critiche, piattaforme di collaborazione e analisi dati in tempo reale. [...]
17 Marzo 2025
Breach and Attack Simulation per testare le difese negli Smart Building
La digitalizzazione ha reso gli Smart Building più intelligenti e sostenibili, ma anche vulnerabili a minacce informatiche sempre più sofisticate [...]
19 Febbraio 2025
Reti intelligenti e automazione proattiva per edifici connessi
Le reti moderne non si limitano più a trasportare dati. L’aumento esponenziale dei dispositivi connessi e la crescita dell’IoT hanno reso necessaria una trasformazione radicale nell’architettura delle infrastrutture digitali. [...]
11 Febbraio 2025
AI e networking rendono gli Smart Building efficienti e sostenibili
L’intelligenza artificiale (AI) è la chiave per trasformare gli Smart Building in ecosistemi completamente adattivi e intelligenti. Integrata con reti avanzate [...]
29 Gennaio 2025
Networking e Smart Building: soluzioni intelligenti per connettività e sicurezza
Le reti moderne sono il cuore tecnologico degli Smart Building, garantendo la comunicazione tra dispositivi IoT, applicazioni critiche e piattaforme di gestione. [...]
17 Gennaio 2025
Edifici a zero emissioni: gli Smart Building nella transizione ecologica
Il settore edilizio è responsabile del 40% del consumo energetico globale e contribuisce per circa il 33% delle emissioni di gas serra, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). Con l’Unione Europea che impone edifici a emissioni zero entro il 2030 [...]
10 Dicembre 2024
Dal cloud all’edge i Micro Data Center ridisegnano la trasformazione digitale
Nel panorama IT odierno, le aziende cercano soluzioni che combinino efficienza, rapidità e flessibilità per rispondere all’aumento della domanda di elaborazione dati, in particolare per le applicazioni IoT e di intelligenza artificiale. [...]
29 Novembre 2024
I primi step per rendere smart il tuo edificio
La trasformazione di un edificio in uno smart building non è solo un investimento in tecnologia, ma un'opportunità per ottenere vantaggi concreti come efficienza energetica, riduzione dei costi operativi e un miglioramento del comfort per chi vive e lavora nell'edificio. [...]
14 Novembre 2024
Smart Readiness Indicator: come valutare la sostenibilità di un edificio
La trasformazione degli edifici in smart building è un pilastro della sostenibilità moderna. Lo Smart Readiness Indicator (SRI), introdotto dalla Commissione Europea, permette di valutare quanto un edificio sia pronto a integrarsi con tecnologie intelligenti che migliorano l’efficienza, il comfort e la sicurezza. [...]
6 Novembre 2024
Data center del futuro: AI, efficienza e sostenibilità
Con l’evoluzione tecnologica in continua accelerazione, i data center si trovano ad affrontare sfide senza precedenti. L’avvento dell’intelligenza artificiale (AI) e delle applicazioni ad alta densità ha portato a un aumento significativo della domanda di potenza di calcolo. [...]
17 Ottobre 2024
DCIM: la chiave per data center sostenibili nell’era dell’Edge Computing
Nel cuore pulsante dell'economia digitale, i data center stanno affrontando una trasformazione senza precedenti. L'avvento dell'edge computing, l'esplosione dei dispositivi IoT e la crescente domanda di elaborazione dati in tempo reale stanno ridisegnando il panorama tecnologico. [...]
11 Settembre 2024
Smart Mobility: tre modi in cui migliora la sicurezza dei cittadini
Gli obiettivi climatici e di sicurezza sono una delle grandi spinte alla digitalizzazione dell’ecosistema della mobilità, in cui la raccolta e l’analisi dei dati finalizzate all’offerta di servizi ha bisogno di connettività avanzata. [...]
27 Agosto 2024
Vantaggi dei data center in container per le esigenze dinamiche delle aziende
Nel panorama tecnologico contemporaneo, caratterizzato da un'evoluzione rapida e costante, l'agilità e la velocità di implementazione delle infrastrutture IT sono diventate essenziali. I data center modulari in container offerti da Schneider Electric rappresentano una soluzione rivoluzionaria [...]
10 Giugno 2024
4 Modi per Ridurre il Consumo Energetico con il 5G
Con l'arrivo del 5G, assistiamo a una rivoluzione nelle infrastrutture di comunicazione che porta con sé un potenziale enorme anche per l'efficientamento energetico. Questa nuova tecnologia di rete mobile, caratterizzata da una larghezza di banda elevata, bassa latenza e alta densità di connessione, [...]
29 Maggio 2024
Nuova area demo NovaNext: soluzioni Smart Building integrate con tecnologie Cisco
I lavori di adeguamento degli uffici del secondo piano della sede NovaNext di Rivoli sono l’occasione per valutare l’inserimento di alcune tecnologie innovative per la realizzazione di impianti smart e aree dimostrative di questi casi d’uso:
8 Maggio 2024
SOC as a service: come funziona e quando conviene?
Il concetto di cyber security come servizio sta guadagnando spazio nel panorama produttivo, con declinazioni sempre più evolute. [...]
6 Maggio 2024
SOAR, la sicurezza IT è un fatto di orchestration, automation and response
Gli attacchi informatici sono sempre più dinamici e sofisticati, al punto che le organizzazioni spesso adottano prodotti ad hoc per affrontare minacce specifiche. [...]
8 Aprile 2024
Managed security services, come mettere d’accordo sicurezza e business
Come fare fronte alle esigenze di garantire la cyber security in un panorama in cui la complessità obbliga ad adottare nuovi strumenti e tecnologie? [...]
17 Marzo 2024
Smart Water Grid: come utilizzare il 5g per gli impianti idrici
In un'era dove la sostenibilità ambientale si intreccia con l'innovazione tecnologica, il 5G si rivela essere un alleato fondamentale per una gestione più efficiente e sostenibile delle risorse idriche. [...]
6 Marzo 2024
5G e IoT al servizio delle persone, tra sanità e servizi pubblici
In un mondo in cui l’Internet of Things (IoT) può connettere qualsiasi oggetto, la Sanità e i servizi pubblici (Utility) sono tra i settori che maggiormente possono trarre beneficio e giovare di una trasformazione positiva in termini di modello di business, qualità dell’offerta ed esperienza dell’utente finale. [...]
3 Febbraio 2024
Come il 5G migliora la cybersecurity nell’IoT
I vantaggi della rete 5G si esprimono anche nella possibilità di sviluppare in modo più efficiente le applicazioni verticali. In ambito IoT (Internet of Things) il 5G rappresenta un cambio di passo perché è in grado di supportare una densità nettamente maggiore di connessioni [...]
1 Febbraio 2024
Smart agriculture: come le tecnologie emergenti migliorano il farming
Con la diffusione delle tecnologie digitali, anche l’agricoltura è diventata un’attività produttiva ad alto contenuto di innovazione: si parla di smart agriculture, con applicazioni quali lo smart farming, l’automazione e l’agricoltura di precisione. [...]
26 Gennaio 2024
Verso le comunità energetiche: cosa sono e come realizzarle
Vale 2,2 miliardi di euro la misura del PNRR sulle comunità energetiche. I finanziamenti – questa la novità arrivata alla fine dell’anno – potranno essere concessi a fondo perduto grazie al via libera della Commissione Europea ottenuto dal governo italiano. [...]
6 Dicembre 2023
5G e Smart Utilities: NovaNext per lo Smart Connected Everything
Portando connettività e intelligenza negli oggetti, l’Internet of Things (IoT) ha il potenziale di accelerare la trasformazione digitale delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni (PA). [...]
30 Novembre 2023
Reti 5G e Smart City, verso la città connessa
Le risorse messe a disposizione dal PNRR possono contribuire a dare uno sprint alla realizzazione di un ecosistema di Smart City in Italia. Per raggiungere quest’obiettivo – ambizioso, ma certamente realizzabile - occorre azionare tre leve di sviluppo: i progetti, le competenze e la connettività 5G. [...]
24 Giugno 2023
Smart transport, come il 5G riscrive il futuro della mobilità
Secondo un recente studio di Research and Markets, dal 2021 al 2026 governi e imprese di tutto il mondo spenderanno il 10% in più ogni anno per tecnologie di smart transport e ITS (Intelligent Transportation System). [...]
13 Aprile 2023
5G Network, i vantaggi per la connessione di siti fissi e temporanei
Quando parliamo di “5G network” facciamo riferimento a una tecnologia in grado di garantire velocità di trasferimento dei dati fino a 10 Gbps (100 volte più del 4G), latenza ridotta a 1-10 millisecondi e gestione di un’altissima densità di oggetti [...]
20 Gennaio 2023
Smart Retail, 4 scenari abilitati dal 5G
Il 5G apre nuovi scenari per il mondo Retail. La connettività mobile di ultima generazione, infatti, permette di attivare velocemente servizi innovativi, con l’obiettivo di far vivere ai clienti esperienze personalizzate e immersive, ovunque. [...]
2 Dicembre 2022
Tecnologia 5G, quali sono i benefici per le aziende?
La tecnologia 5G è considerata una vera e propria rivoluzione nel campo delle comunicazioni mobili, in grado di rendere la connettività ultraveloce, misurabile in Gigabit anziché Megabit. [...]
11 Novembre 2022
Migrazione dei sistemi legacy: cos’è e come si fa
Migrazione, cloud, sistemi legacy. Ci sono tante parole che un’azienda può incontrare quando progetta di modificare la propria infrastruttura informatica. [...]
30 Giugno 2022
Hybrid working, perché ottimizza le performance aziendali
Ormai non ci sono più dubbi: l’hybrid working sarà la modalità di lavoro del nostro futuro. L’ufficio come lo abbiamo sempre concepito perderà i suoi confini fisici [...]
25 Marzo 2022
SD WAN: come gestire la complessità di un progetto
Il collegamento tra le persone e i sistemi digitali interni all’azienda è un fattore abilitante per qualsiasi tipo di attività produttiva o erogazione di servizi. [...]
17 Febbraio 2022
Cyber sicurezza industriale, linee guida per la protezione degli impianti
Il processo di digitalizzazione che sta interessando le attività produttive ha acceso i riflettori sui rischi legati agli incidenti di sicurezza informatica e al conseguente danno economico [...]
4 Gennaio 2022
Garantire la sicurezza wireless in 4 mosse
I collegamenti wireless consentono di aumentare la produttività, abilitare il lavoro in mobilità e fornire strumenti versatili a dipendenti, clienti e fornitori. [...]
8 Dicembre 2021
Mappare gli asset informatici: perché farlo subito
Conoscere gli asset informatici serve per proteggerli ma non solo. Una visibilità articolata e aggiornata degli asset informatici è certamente la premessa per garantirne la sicurezza [...]
17 Luglio 2021
Data breach management: come farlo al meglio, tra policy e procedure
Sgombriamo subito il campo da equivoci: l’idea di preparare un piano di data breach management non è dettata da un atteggiamento pessimista. [...]
27 Aprile 2021
Network security assessment, come farlo bene
Non c’è sicurezza se non partendo dalla rete. La fase di network security assessment è un passaggio fondamentale nella messa in sicurezza delle infrastrutture IT [...]
25 Marzo 2021
Sistemi ICS e sicurezza: 3 strategie che funzionano
Addio alla distinzione tra IT e OT. Con la diffusione dei sistemi ICS (Industrial Control System) la distanza tra la sfera digitale e quella più tradizionalmente riferita al settore operativo [...]
17 Febbraio 2021
Cos’è l’analisi forense e perché è importante usarla
Fino a qualche anno fa, gli esperti di analisi forense erano ricercati soltanto da forze di polizia e autorità giudiziarie. [...]
12 Febbraio 2021
Simulazione di attacco: testa l’effettivo livello di sicurezza con NovaNext
È uno dei primi passi per la definizione di una strategia di cyber security organica a livello aziendale: la simulazione di attacco, o penetration test [...]
3 Febbraio 2021
Digital workspace e smart working: una roadmap per ripensare il lavoro
Un percorso strutturato verso il digital workspace e lo smart working, capace di superare la logica emergenziale che ha caratterizzato gli ultimi mesi [...]
22 Gennaio 2021
Sicurezza dei dati: quali sono le misure da adottare?
Garantire la sicurezza dei dati, che rappresentano uno dei principali asset delle imprese, è un interesse prioritario delle organizzazioni e un preciso impegno dell’IT. [...]
11 Gennaio 2021
Security awareness training: cosa serve per una formazione efficace
La formazione, capace di aumentare la consapevolezza dei dipendenti attraverso un percorso di security awareness, è un fattore indispensabile per garantire la sicurezza informatica di qualunque organizzazione perché [...]
9 Dicembre 2020
Open source intelligence: I benefici per la sicurezza dal monitoraggio delle fonti aperte
Non è un aspetto molto conosciuto della cyber security, ma per gli addetti ai lavori l’Open Source Intelligence sta acquisendo un valore sempre più elevato in chiave di prevenzione degli attacchi informatici alle aziende. [...]
4 Dicembre 2020
Sicurezza delle reti informatiche: 8 strumenti indispensabili
La sicurezza delle reti informatiche è nei pensieri dei CIO italiani, come conferma un’indagine IDC dalla quale emerge che più del 40% delle aziende con oltre 50 addetti [...]
26 Novembre 2020
Cos’è la collaborazione cognitiva e come aumenta la produttività
La collaborazione cognitiva può aiutare a rendere più intelligenti e produttivi i nuovi modi di lavorare che hanno visto una grande accelerazione grazie al remote working. [...]
16 Novembre 2020
ISMS: a cosa serve e come va strutturato?
L’ISMS (Information Security Management System) può rappresentare un importante supporto per le organizzazioni che vogliono identificare le misure tecnologiche [...]
10 Novembre 2020
Cyber security awareness: perché bisogna formare il personale
La formazione cyber security sta diventando una delle principali priorità delle aziende, come conferma una recente analisi internazionale condotta dal Center for Strategic & International Studies. [...]
3 Novembre 2020
Data protection: quanto impatta l’errore umano e come prevenirlo
La data protection ha implicazioni fondamentali per la reputazione aziendale e la continuità operativa del business, garantendo la riservatezza, l’integrità e la disponibilità dei dati aziendali [...]
27 Ottobre 2020
Formazione cyber security: il valore aggiunto dei percorsi formativi NovaNext
La formazione cyber security sta diventando una delle principali priorità delle aziende, come conferma una recente analisi internazionale condotta dal Center for Strategic & International Studies. [...]
20 Ottobre 2020
Security intelligence: perché la prevenzione del rischio deve cambiare
Nel panorama della cyber security i paradigmi sono in continua evoluzione. Un fenomeno che coinvolge anche il tema della security intelligence e della prevenzione, uno dei capisaldi della sicurezza a livello IT. [...]
12 Ottobre 2020
Rischio informatico: quali sono le vulnerabilità di tecnologie superate
La valutazione del rischio informatico deriva dalla combinazione fra la probabilità che una minaccia si verifichi e l’impatto in termini economici, di immagine, di conformità a standard, leggi e regolamenti. [...]
2 Ottobre 2020
Ethical hacking: cos’è e che importanza ha nella cyber security
L’ethical hacking, o hacking etico, rappresenta una componente essenziale nel panorama della cyber security. Semplificando il concetto, possiamo definirlo come “il lato positivo” dell’hacking [...]
16 Settembre 2020
Minacce informatiche: come prevenirle e rilevarle tempestivamente
Qualsiasi azienda, indipendentemente dal settore in cui opera, è sottoposta a un incessante bombardamento di cyber-attacchi. Non tutte le minacce informatiche hanno le stesse caratteristiche, anche da un punto di vista tecnico. [...]
8 Luglio 2020
Attacchi informatici: quali sono i punti deboli più sottovalutati
Gli attacchi informatici sono in aumento, come certifica l’anteprima del rapporto Clusit 2020 che in Italia ha analizzato 1.670 attacchi gravi andati a buon fine nel 2019, con un incremento del 7% rispetto all’anno precedente e del 100% in cinque anni. [...]
6 Luglio 2020
Advanced Persistent Threat: cosa sono e come difendersi
Con il termine Advanced Persistent Threat (APT), si indicano attacchi mirati su vasta scala, per periodi estesi e attraverso molteplici vettori, condotti da organizzazioni con elevate competenze e grandi risorse. [...]
30 Giugno 2020
Data breach: cos’è e quanto può costare all’azienda
L’impatto di un data breach, cioè una violazione dei sistemi informatici, rappresenta per qualsiasi azienda un evento che può avere conseguenze gravissime. [...]
22 Giugno 2020
Cyber threat intelligence: come funziona la data protection del futuro
Quando si parla di prevenzione nel settore della cyber-security, si è portati automaticamente a pensare alla creazione di una sorta di “barriera” insormontabile per proteggere i sistemi informatici dalle minacce esterne [...]
9 Giugno 2020
Security analytics: come funziona e quali sono i vantaggi
La logica della cyber-security, negli ultimi anni, è cambiata radicalmente. Se fino a qualche anno fa l’impostazione era quella di definire e difendere un perimetro [...]
3 Giugno 2020
Le ultime frontiere dell’Enterprise Data Management & Protection
Per le moderne organizzazioni aziendali i dati sono il patrimonio essenziale. Il dato è l’elemento su cui si basa l’operatività quotidiana ed è l’oggetto delle analisi e degli studi che permettono la programmazione e la definizione strategica [...]
14 Febbraio 2020
Soluzioni SDN per i Data Center: i vantaggi di Cisco ACI
Cisco ACI (Application Centric Infrastructure) è una soluzione di software defined networking che abbatte le distanze tra le applicazioni e l’infrastruttura, semplifica la gestione dei moderni Data Center e garantisce agilità nel rilascio di nuovi servizi. [...]
2 Dicembre 2019
Come migliorare la Governance applicativa con gli ADC – Parte I
Come stanno evolvendo le infrastrutture che erogano servizi e applicazioni nell’attuale transizione del mercato ICT e nel panorama della trasformazione digitale? Possiamo ottenere un riscontro tecnologico significativo, analizzando l’evoluzione dell’offerta delle componenti del Data Center che un tempo prendevano [...]
4 Novembre 2019
Il nuovo modello architetturale delle applicazioni software nel Data Center – Parte II
Un nuovo modello di gestione del traffico si rende necessario vista l’evoluzione delle modalità di erogazione di servizi e applicazioni. Nel modello tradizionale, la maggior parte delle transazioni riguarda le comunicazioni tra client e server, quindi con una direzionalità di traffico entrante/uscente rispetto al data center che ospita la server farm, il cosiddetto [...]
4 Novembre 2019
Le soluzioni di ADC nelle architetture a microservizi – Parte III
Un’applicazione basata su microservizi comporta l’interazione tra processi collocati su più entità di computing (es: container) in un sistema distribuito. [...]
4 Novembre 2019
Efficienza energetica e gestione smart nei data center aziendali

Architetture energetiche modulari per una gestione scalabile e flessibile
La transizione energetica digitale richiede un ripensamento dell’architettura dei data center, che oggi devono essere progettati per rispondere in modo dinamico alle esigenze dei carichi computazionali, sempre più variabili e ad alta intensità. In ambienti intelligenti — siano essi grandi hub centrali o distribuiti all’interno di edifici — l’utilizzo di moduli di distribuzione dell’energia ad alta efficienza (FMPs) consente di eliminare le dispersioni legate alla conversione e ottimizzare i flussi in funzione delle esigenze operative in tempo reale.
Questi sistemi sono particolarmente efficaci nel supportare ambienti AI-driven, dove il consumo energetico può variare rapidamente in base all’intensità delle elaborazioni. La modularità elettrica consente un’espansione graduale delle capacità di alimentazione senza impatti sull’architettura complessiva, con la possibilità di integrare direttamente fonti rinnovabili locali — come fotovoltaico e microgrid — riducendo la dipendenza dalla rete e migliorando la sostenibilità complessiva.
Raffreddamento evoluto per carichi ad alta densità
Uno dei principali nodi critici nei data center è rappresentato dalla gestione termica. I sistemi di raffreddamento ad aria, pur ampiamente utilizzati, non sono più sufficienti per ambienti ad alta densità computazionale, specialmente in presenza di acceleratori AI, GPU e server ad alte prestazioni. Per questo motivo, si stanno diffondendo architetture avanzate basate su raffreddamento a liquido, che possono essere implementate in forma di immersione o di direct-to-chip.
Queste soluzioni permettono di abbassare drasticamente il consumo di energia destinato al raffreddamento, raggiungendo valori di PUE molto bassi (fino a 1,1), e mantenendo costanti le temperature dei componenti sensibili. In ambienti ad alta densità, l’integrazione tra liquid cooling, unità adiabatiche e sistemi di free cooling consente di massimizzare il rendimento termico anche nei mesi più caldi, senza dover incrementare in modo sproporzionato il carico HVAC. Questo significa meno sprechi, maggiore continuità e un’efficienza operativa complessiva superiore.
Supervisione intelligente e automazione energetica
Il vero salto qualitativo nella gestione energetica avviene grazie alla digitalizzazione dei sistemi di supervisione. Le piattaforme avanzate di monitoraggio ambientale ed elettrico (DCIM e BEMS) raccolgono e analizzano dati in tempo reale su ogni singolo rack, modulo UPS e condizionatore. Le informazioni raccolte — potenza attiva e reattiva, curve di carico, efficienza di conversione, temperature e umidità — vengono elaborate da motori AI che attivano automaticamente scenari di ottimizzazione.
Queste logiche predittive permettono, ad esempio, di anticipare un picco di temperatura in una specifica area, attivando solo i moduli di raffreddamento necessari, oppure di deviare carichi su UPS più efficienti in base allo stato di carica o temperatura. Il risultato è un controllo granulare dell’infrastruttura, che consente di risparmiare energia senza compromettere la disponibilità del servizio, e di ridurre i costi operativi migliorando al contempo la resilienza.
Efficienza energetica su scala: dal cloud all’edge
L’approccio alla sostenibilità energetica non si limita più al solo data center centralizzato. Le aziende stanno sempre più adottando modelli ibridi in cui l’elaborazione avviene anche all’interno degli edifici stessi — vicino alla sorgente del dato — grazie a nodi edge e micro data center AI-ready. Questa decentralizzazione riduce drasticamente la latenza, permette una risposta più rapida e limita la quantità di dati da trasmettere a lungo raggio, con benefici tangibili sia in termini prestazionali che energetici.
In questi scenari distribuiti, l’efficienza energetica si costruisce su infrastrutture in cui la produzione e il consumo di energia sono co-localizzati. Sistemi UPS modulari, power routing intelligente, sensori ambientali IoT e logiche di orchestrazione AI contribuiscono a creare un’infrastruttura in grado di adattarsi al contesto operativo in tempo reale, consumando solo ciò che serve, dove serve. Il risultato è un ecosistema resiliente, performante e sostenibile: esattamente ciò che richiede l’IT moderno negli ambienti intelligenti.
Data center AI-ready per ambienti aziendali intelligenti

L’intelligenza artificiale è al centro della trasformazione digitale aziendale. Dall’automazione dei processi all’analisi predittiva, fino alla generazione di contenuti, l’AI abilita un nuovo livello di efficienza e competitività. Tuttavia, per implementare questi scenari, le aziende devono dotarsi di infrastrutture IT in grado di gestire carichi di lavoro intensivi, garantendo al tempo stesso reattività, scalabilità e affidabilità.
In questo contesto, il data center diventa un asset strategico. Non più solo una piattaforma centralizzata, ma una struttura distribuita, integrata con l’ambiente circostante, capace di abilitare l’intelligenza nei luoghi dove il business si genera: negli edifici, negli impianti, nei nodi più prossimi alla produzione di dati.
Architettura hardware per carichi AI intensivi
Per supportare modelli di AI sempre più complessi, i data center devono evolversi adottando componenti hardware ad alte prestazioni. Le GPU sono essenziali per l’addestramento dei modelli di deep learning, mentre acceleratori come FPGA o TPU gestiscono le inferenze in tempo reale.
Il tutto va supportato da sistemi di storage NVMe, capaci di garantire throughput elevati e latenza ridotta, fondamentali per le applicazioni AI time-sensitive. Anche la rete gioca un ruolo critico: connettività a 100 o 400 Gbps e protocolli come RDMA permettono lo scambio veloce di dati tra nodi di calcolo distribuiti, migliorando la resilienza e l’efficienza.
Edge computing e micro data center al servizio dell’AI
Negli scenari più avanzati, l’AI non si limita all’elaborazione centralizzata. L’adozione di micro data center integrati negli edifici consente di spostare parte del calcolo in prossimità delle fonti dati, riducendo la latenza e migliorando la continuità operativa.
Questi micro DC, altamente compatti ma dotati di elevate capacità computazionali, sono perfetti per gestire applicazioni AI locali: controllo accessi, analisi video, gestione ambientale, automazione industriale. Collocati nei siti aziendali, spesso in smart building, possono sfruttare direttamente le fonti di energia rinnovabile (es. fotovoltaico in loco) per alimentare i server, migliorando l’indipendenza energetica e riducendo l’impatto ambientale.
Raffreddamento a immersione e FMPs: tecnologie per l’efficienza impiantistica
L’incremento della densità di calcolo nei micro DC richiede soluzioni impiantistiche avanzate. Una delle più promettenti è il liquid cooling a immersione: i server vengono completamente immersi in liquidi dielettrici che dissipano il calore in modo più efficiente rispetto ai sistemi ad aria, riducendo i consumi energetici e il footprint fisico.
Accanto al raffreddamento, anche la distribuzione energetica diventa un elemento chiave. Le tecnologie FMPs (Fault Managed Power systems) permettono la trasmissione sicura di energia ad impulsi in bassa tensione ed elevata potenza su lunga distanza, con meccanismi intelligenti di gestione dei guasti che proteggono persone e dispositivi. Questo approccio consente di alimentare i micro data center direttamente con le fonti rinnovabili prodotte in loco, semplificando il cablaggio e migliorando l’efficienza energetica complessiva dell’edificio.
Orchestrazione e scalabilità in architetture distribuite
Una volta progettata l’infrastruttura, è fondamentale garantire una gestione intelligente dei carichi. I moderni strumenti di orchestrazione AI-aware permettono di allocare dinamicamente le risorse computazionali, bilanciando tra data center centrali e nodi edge in base a carichi, priorità e tempi di risposta richiesti.
Questa logica adattiva consente di scalare facilmente la capacità elaborativa in funzione delle esigenze applicative, migliorando l’efficienza dell’intera infrastruttura e riducendo i costi operativi.
Use case AI-driven nei contesti intelligenti
Le infrastrutture AI-ready distribuite stanno già dimostrando la loro efficacia in settori chiave:
- Industria manifatturiera: analisi video in tempo reale per il controllo qualità e la sicurezza sul lavoro;
- Retail: micro DC nei punti vendita per la gestione intelligente degli stock e l’ottimizzazione dei flussi clienti;
- Facility management: AI per il monitoraggio degli impianti HVAC, automazione dei consumi e comfort ambientale.
Questi esempi confermano che un’infrastruttura AI distribuita, performante ed efficiente è oggi una leva strategica per innovare il business, ottimizzare le operations e valorizzare i dati dove vengono generati.
Hybrid cloud e data center per ambienti aziendali flessibili e connessi

Nelle imprese moderne, dove l’equilibrio tra agilità operativa e controllo dei dati è sempre più delicato, l’hybrid cloud rappresenta una risposta concreta alle nuove esigenze IT. In particolare, all’interno di infrastrutture intelligenti e spazi di lavoro interconnessi, la possibilità di orchestrare carichi di lavoro tra ambienti cloud e on-premise garantisce continuità, scalabilità e performance elevate.
Secondo un’analisi pubblicata da IDC nel blog “Ten Trends That Shaped the Cloud Market in 2024”, l’88% dei cloud buyer ha già adottato o sta adottando strategie hybrid cloud, per sfruttare la flessibilità del cloud pubblico mantenendo al contempo il controllo su dati sensibili e applicazioni critiche nei propri data center. Questa convergenza è sempre più centrale nei progetti IT delle aziende con ambienti distribuiti e digitalizzati, dove ogni sistema — dal monitoraggio energetico all’analisi predittiva — genera carichi dinamici e in costante evoluzione.
Un’infrastruttura ibrida per abilitare la trasformazione applicativa
Il successo del modello hybrid cloud non si limita alla collocazione dei dati. Si estende alla trasformazione delle applicazioni aziendali che, per essere davvero scalabili e resilienti, devono poter sfruttare architetture modulari capaci di adattarsi a differenti ambienti operativi.
In contesti dinamici come quelli degli ecosistemi digitali connessi, l’hybrid cloud abilita una distribuzione intelligente delle risorse: ambienti di sviluppo e test possono essere facilmente avviati nel cloud pubblico, accelerando i cicli DevOps, mentre i carichi di lavoro più critici o sensibili possono restare confinati nei data center aziendali, garantendo controllo, latenza ridotta e conformità normativa.
Questa flessibilità architetturale è fondamentale per modernizzare l’IT senza dover riscrivere interi applicativi o affrontare migrazioni complesse. Grazie a strumenti di orchestrazione centralizzata, è possibile gestire in modo coerente policy di configurazione, aggiornamenti e gestione delle risorse, indipendentemente dal luogo in cui vengono eseguite le applicazioni.
Gestione dei flussi e orchestrazione dei carichi distribuiti
La distribuzione dei carichi di lavoro su ambienti eterogenei introduce la necessità di sistemi intelligenti di orchestrazione. Le soluzioni più evolute sfruttano tecnologie di software-defined infrastructure (SDI) per assegnare dinamicamente le risorse compute, storage e rete in funzione di KPI applicativi, SLA di servizio e vincoli normativi.
Questi strumenti consentono di:
• Attivare workload migration automatica in caso di congestione;
• Eseguire il failover su cloud in caso di fault hardware locale;
• Monitorare in tempo reale il consumo di risorse per ottimizzare le performance.
Tali capacità risultano fondamentali in ambienti ad alta densità digitale come gli edifici connessi, dove la latenza e la continuità dei servizi sono parametri critici per garantire efficienza operativa e user experience.
Architetture distribuite per ambienti aziendali decentralizzati
Le nuove dinamiche del lavoro ibrido, la crescita dell’edge computing e la diffusione di dispositivi intelligenti nei luoghi fisici stanno ridefinendo il concetto stesso di data center.
In molti casi, l’architettura IT diventa geograficamente distribuita, con nodi di calcolo collocati in prossimità del punto di generazione dati, e una dorsale centrale — fisica o cloud — che funge da punto di orchestrazione e controllo.
Questa logica è particolarmente efficace per aziende che operano su più sedi, dove:
• I micro data center locali gestiscono i dati di prossimità;
• Il cloud aggrega, analizza e correla le informazioni su scala globale;
• la rete SD-WAN garantisce connettività sicura e ottimizzata tra i nodi;
Il risultato è una piattaforma IT reattiva e altamente modulare, capace di adattarsi a carichi variabili e processi distribuiti.
Sicurezza integrata nell’architettura ibrida
E’ importante sottolineare che un’architettura hybrid cloud ben progettata garantisce anche isolation e governance coerenti tra i diversi ambienti.
Attraverso tecnologie di segmentazione logica e controllo granulare degli accessi, è possibile mantenere politiche di separazione dei dati e tracciabilità delle attività, fondamentali per i requisiti di audit e conformità nei settori regolamentati. L’orchestrazione centralizzata agevola anche l’applicazione di aggiornamenti e patch, riducendo i tempi di esposizione a vulnerabilità infrastrutturali.
L’hybrid cloud rappresenta oggi molto più di una semplice combinazione di ambienti IT: è un modello strategico per costruire infrastrutture resilienti, scalabili e adattabili. In un panorama sempre più data-driven, in cui gli edifici e gli spazi aziendali sono costantemente interconnessi, questa architettura consente alle organizzazioni di innovare in modo continuo, mantenendo al contempo controllo e affidabilità operativa.
Per le imprese che puntano all’evoluzione digitale, all’efficienza e alla flessibilità, l’integrazione tra data center e cloud ibrido rappresenta un passaggio chiave verso una nuova generazione di servizi, applicazioni e infrastrutture intelligenti.
Cloud networking e data center guidano l’innovazione aziendale

Le aziende moderne si affidano a infrastrutture IT sempre più complesse per gestire applicazioni critiche, piattaforme di collaborazione e analisi dati in tempo reale. Queste esigenze richiedono una rete in grado di garantire velocità, stabilità e scalabilità, soprattutto per le imprese che operano in Smart Building.
Secondo un’analisi di Comarch, entro il 2025 il volume globale di dati generati dai dispositivi connessi e dalle applicazioni aziendali crescerà in modo esponenziale, spingendo oltre il 65% delle aziende ad adottare reti cloud-native per garantire prestazioni elevate e continuità operativa nei propri data center. Questa tendenza dimostra quanto il networking sia ormai un elemento strategico per la gestione dei carichi di lavoro aziendali.
Il Ruolo del Cloud Networking per le Aziende in Smart Building
Con l’evoluzione verso modelli IT sempre più orientati al cloud-first, molte aziende operano oggi in ambienti ibridi, dove applicazioni e dati sono distribuiti tra infrastrutture on-premise e piattaforme cloud. Questo modello consente maggiore flessibilità, ma introduce nuove complessità nella gestione del traffico dati.
Le soluzioni di cloud networking permettono di rispondere a queste sfide garantendo una gestione dinamica e intelligente dei flussi informativi. Queste tecnologie sono progettate per:
- Instradare automaticamente i dati verso le risorse IT più efficienti, riducendo colli di bottiglia e tempi di latenza;
- Bilanciare il traffico tra cloud pubblico e data center aziendale, migliorando la stabilità delle applicazioni critiche;
- Ottimizzare la larghezza di banda assegnando priorità ai flussi dati più rilevanti per il business.
Grazie a queste funzionalità, le aziende che operano in Smart Building possono garantire che i propri sistemi ERP, CRM e piattaforme di collaboration funzionino in modo rapido e affidabile, anche in presenza di picchi di traffico elevati.
Gestione Intelligente del Traffico Dati nei Data Center
La crescente adozione di applicazioni aziendali basate su cloud, AI e analisi predittiva sta incrementando in modo esponenziale il volume di dati generati e scambiati. Per questo motivo, il networking nei data center deve evolversi per offrire meccanismi di gestione avanzata del traffico.
Una rete moderna consente di identificare in tempo reale i carichi di lavoro più critici e di assegnare loro risorse dedicate per garantirne le prestazioni. Ad esempio, se un’applicazione di analisi dati richiede un’elevata larghezza di banda per elaborare grandi quantità di informazioni, il sistema di rete potrà assegnarle priorità rispetto ad altri flussi meno rilevanti.
Questa gestione intelligente si traduce in maggiore efficienza e in una riduzione significativa della latenza, aspetto fondamentale per le imprese che operano in ambienti altamente digitalizzati.
Networking Scalabile per Gestire la Crescita dei Dati Aziendali
La crescita dei dati aziendali è oggi inarrestabile. Secondo Statista, entro il 2025 il volume complessivo di dati generati dalle imprese raggiungerà i 180 Zettabyte, rendendo essenziale disporre di una rete in grado di espandersi rapidamente e in modo dinamico.
Le infrastrutture di networking scalabili sono progettate per adattarsi a questa crescita, consentendo alle aziende di ampliare le proprie risorse IT senza dover riconfigurare l’intera rete.
Questo approccio è particolarmente utile in scenari in cui l’incremento dei carichi di lavoro è graduale, come accade nelle aziende che espandono la propria infrastruttura digitale per supportare nuovi servizi, applicazioni AI o processi di automazione avanzata.
Casi d’Uso del Networking Avanzato nei Data Center
L’adozione di tecnologie avanzate di networking nei data center porta benefici concreti in vari settori:
Nel settore finanziario, una rete ottimizzata garantisce la continuità operativa delle piattaforme di trading e dei sistemi di gestione patrimoniale, riducendo al minimo il rischio di interruzioni.
Nelle aziende manifatturiere, una rete performante è essenziale per gestire le piattaforme IoT che monitorano in tempo reale i macchinari e i processi produttivi.
Anche nel settore retail, il networking avanzato consente di integrare le piattaforme e-commerce con i sistemi di gestione del magazzino e i dispositivi IoT nei punti vendita, migliorando l’esperienza del cliente e ottimizzando le operazioni logistiche.
Un’infrastruttura di Cloud and Data Center Networking avanzata rappresenta oggi uno strumento strategico per le imprese che vogliono garantire prestazioni elevate, stabilità e continuità operativa nei propri Smart Building.
Investire in tecnologie di rete moderne consente di gestire al meglio i carichi di lavoro aziendali, supportare l’evoluzione digitale e rispondere in modo flessibile alle esigenze di crescita del business.
Breach and Attack Simulation per testare le difese negli Smart Building

La digitalizzazione ha reso gli Smart Building più intelligenti e sostenibili, ma anche vulnerabili a minacce informatiche sempre più sofisticate, con attacchi che possono compromettere la sicurezza fisica e digitale degli ambienti. Per questo motivo, la cybersecurity deve essere una priorità per chi gestisce le infrastrutture critiche e, una delle strategie più efficaci per valutare la protezione delle reti, è la simulazione di attacco.
Questa metodologia avanzata consente di testare le difese di un’infrastruttura simulando attacchi reali e analizzando la capacità di risposta dei sistemi di sicurezza. A differenza dei test di penetrazione tradizionali, la simulazione di attacco è continua, automatizzata e adattabile, permettendo di identificare vulnerabilità in tempo reale e di migliorare la resilienza complessiva della rete.
Le nuove sfide della sicurezza negli Smart Building
Gli Smart Building sono infrastrutture complesse che combinano sistemi di gestione degli edifici (BMS), dispositivi IoT, reti di comunicazione e piattaforme cloud per ottimizzare le operazioni. Tuttavia, questa interconnessione presenta diverse sfide per la sicurezza:
- Superfici di attacco ampliate: ogni dispositivo connesso rappresenta un potenziale punto di ingresso per gli hacker. Sensori, videocamere di sorveglianza, controller HVAC e sistemi di illuminazione possono essere compromessi se non adeguatamente protetti;
- Minacce ransomware: gli attacchi ransomware possono paralizzare interi edifici, bloccando l’accesso ai sistemi di gestione e causando gravi disservizi operativi;
- Vulnerabilità nei protocolli di comunicazione: molti Smart Building utilizzano protocolli standard come BACnet e Modbus, spesso privi di meccanismi di autenticazione robusti, rendendoli esposti ad attacchi man-in-the-middle e intercettazioni di dati;
- Gestione della sicurezza in ambienti ibridi: l’integrazione tra reti IT e OT rende complessa la gestione della cybersecurity, richiedendo strategie avanzate per monitorare e proteggere tutte le superfici di attacco.
La mancanza di un’adeguata segmentazione della rete e l’assenza di un monitoraggio continuo possono trasformare gli edifici intelligenti in bersagli ideali per i cybercriminali, con il rischio di interruzioni operative, perdite di dati sensibili e compromissione della sicurezza fisica.
La simulazione di attacco: un metodo avanzato per testare la resilienza della rete
La simulazione di attacco, o Breach and Attack Simulation (BAS), è una tecnologia avanzata che consente di valutare la sicurezza di un’infrastruttura attraverso attacchi realistici, controllati e riproducibili. A differenza dei test di penetrazione tradizionali, che vengono eseguiti in momenti specifici e spesso in ambienti limitati, le piattaforme BAS operano in modo continuo e automatizzato, simulando scenari di attacco realistici su larga scala.
I vantaggi principali della simulazione di attacco includono:
- Identificazione delle vulnerabilità in tempo reale: le piattaforme BAS analizzano la rete e rilevano debolezze nei sistemi di difesa prima che possano essere sfruttate dagli hacker;
- Valutazione dell’efficacia dei controlli di sicurezza: la simulazione permette di misurare le prestazioni di firewall, sistemi di rilevamento delle intrusioni (IDS/IPS) e strumenti di protezione degli endpoint (EDR/XDR);
- Automazione e scalabilità: i test vengono eseguiti regolarmente, adattandosi alle nuove minacce senza richiedere un intervento manuale continuo;
- Test della capacità di risposta agli incidenti: verificare l’efficacia dei protocolli di sicurezza aiuta a migliorare i tempi di rilevamento e risposta agli attacchi.
Un elemento distintivo delle soluzioni BAS è la possibilità di analizzare l’intera catena di difesa, dalla valutazione delle vulnerabilità alla risposta agli incidenti, passando per il rafforzamento delle contromisure e il monitoraggio continuo delle minacce. Questo permette ai team di cybersecurity di affinare le strategie difensive, migliorare la segmentazione della rete e implementare meccanismi di isolamento per limitare la propagazione delle minacce all’interno dell’infrastruttura.
Come funzionano le piattaforme di simulazione di attacco
Le piattaforme BAS operano attraverso un processo strutturato che prevede diverse fasi per testare e migliorare la sicurezza della rete. Il primo passo consiste nella selezione dei vettori di attacco, in cui vengono scelti gli scenari più rilevanti per l’ambiente da proteggere, come il phishing avanzato, l’exploit di vulnerabilità, i movimenti laterali, l’esfiltrazioni di dati e gli attacchi ai dispositivi. Una volta definiti gli scenari, viene eseguita la simulazione vera e propria: gli attacchi vengono lanciati in un ambiente controllato, consentendo di analizzare la reazione delle difese di sicurezza senza impattare sulle operazioni aziendali.
Terminata la simulazione, la piattaforma procede con l’analisi dei risultati, generando report dettagliati che evidenziano configurazioni errate, endpoint non protetti e falle nei protocolli di sicurezza. Sulla base delle informazioni raccolte, vengono quindi implementate misure correttive per migliorare le difese, tra cui l’aggiornamento delle policy di accesso, il rafforzamento dei controlli di autenticazione, l’ottimizzazione della segmentazione della rete e l’applicazione di strategie di mitigazione specifiche, come il tuning delle regole di firewall e IDS/IPS, il potenziamento delle protezioni endpoint e la correzione delle configurazioni errate rilevate.
L’integrazione della simulazione di attacco nella strategia di cybersecurity
Per massimizzare l’efficacia della simulazione di attacco, è fondamentale integrarla in una strategia di sicurezza più ampia, che comprenda:
- Monitoraggio continuo delle minacce con strumenti SIEM e analisi dei log;
- Segmentazione della rete per limitare la propagazione degli attacchi;
- Controlli di accesso granulari, implementando autenticazione multifattore e principi di zero trust;
- Formazione di tutto il personale per garantire una corretta prevenzione degli attacchi e gestione degli incidenti di sicurezza.
Adottare soluzioni di simulazione di attacco significa non solo migliorare la protezione della rete, ma anche garantire la conformità a NIS2, DORA, ISO 27001 e GDPR, fornendo evidenze documentate delle misure di sicurezza adottate.
Reti intelligenti e automazione proattiva per edifici connessi

Le reti moderne non si limitano più a trasportare dati. L’aumento esponenziale dei dispositivi connessi e la crescita dell’IoT hanno reso necessaria una trasformazione radicale nell’architettura delle infrastrutture digitali. Oggi, le reti devono essere in grado di adattarsi dinamicamente, prevenire guasti e ottimizzare le risorse senza intervento umano.
Uno degli sviluppi più significativi in questo campo è la gestione predittiva delle reti, che sfrutta dati in tempo reale raccolti da sensori IoT per individuare anomalie prima che causino interruzioni. Secondo un’analisi di Siemens, questi sensori possono rilevare problemi con un anticipo del 20% rispetto ai metodi tradizionali, consentendo interventi tempestivi e riducendo il rischio di downtime non pianificato. Questa evoluzione ha un impatto diretto sulla gestione delle infrastrutture IT all’interno degli edifici connessi. Dalla stabilità delle reti aziendali all’ottimizzazione delle prestazioni dei data center, il concetto di rete intelligente e proattiva rappresenta la prossima frontiera dell’automazione.
Gestione predittiva e telemetria avanzata: reti che anticipano i problemi
L’utilizzo di dati telemetrici avanzati permette alle reti di autodiagnosticarsi, individuando schemi anomali prima che si trasformino in malfunzionamenti critici. Questa tecnologia sfrutta algoritmi di machine learning per analizzare continuamente il traffico di rete, i tempi di risposta dei dispositivi e il consumo delle risorse IT.
Quando un parametro devia dagli standard previsti, il sistema può intervenire in autonomia, ridistribuendo il traffico o segnalando l’anomalia agli amministratori. Ad esempio, in una rete aziendale, il rilevamento di un incremento anomalo della latenza su una dorsale di connessione può attivare una riconfigurazione automatica del percorso dei dati, riducendo i colli di bottiglia senza necessità di intervento umano.
Le piattaforme di monitoraggio predittivo utilizzano questi dati anche per ottimizzare la sostituzione dei componenti critici. Analizzando la variazione delle prestazioni nel tempo, possono suggerire interventi di manutenzione mirati, evitando guasti improvvisi e migliorando la continuità operativa.
Adattabilità dinamica: reti intelligenti che si riconfigurano in tempo reale
Le reti tradizionali sono progettate con configurazioni statiche, che spesso non riescono a tenere il passo con le variazioni del carico di lavoro e delle esigenze operative. L’adozione di reti software-defined (SDN) permette di separare la gestione logica dal livello hardware, rendendo la rete programmabile e flessibile.
In ambienti ad alta densità di dispositivi connessi, come i data center distribuiti o le reti aziendali di nuova generazione, questa capacità è essenziale per garantire prestazioni ottimali. Un’architettura SDN può rilevare variazioni improvvise nel traffico dati e riconfigurare automaticamente i percorsi di instradamento, bilanciando il carico e prevenendo congestioni.
L’integrazione con sistemi di intent-based networking (IBN) spinge ancora oltre questo concetto. Le reti basate su intenti interpretano gli obiettivi di business e li traducono in policy di gestione automatizzate, riducendo la necessità di configurazioni manuali e minimizzando il rischio di errori umani.
Efficienza operativa e riduzione del consumo energetico delle infrastrutture IT
Oltre a migliorare la resilienza e la scalabilità, le reti intelligenti contribuiscono a ottimizzare il consumo energetico delle infrastrutture IT. Un esempio significativo è la gestione dinamica della potenza nei data center e nei sistemi di elaborazione distribuita.
Le soluzioni di network power management consentono di modulare il consumo energetico degli apparati di rete in base all’effettivo utilizzo. Se un nodo di rete registra un traffico ridotto per un determinato periodo di tempo, il sistema può ridurre automaticamente la potenza di elaborazione, abbassando il consumo senza compromettere la qualità del servizio.
Nei grandi ambienti IT, il consumo energetico delle apparecchiature di rete rappresenta una quota significativa dell’impatto operativo. Le tecnologie di power-aware networking permettono di regolare dinamicamente l’alimentazione dei dispositivi, spegnendo in modo selettivo porte di switch inutilizzate, nodi secondari e linee di backup, senza ridurre la disponibilità complessiva.
L’ottimizzazione della gestione energetica diventa ancora più efficace con l’integrazione di modelli predittivi basati su AI, che analizzano il comportamento della rete per identificare pattern di utilizzo e applicare politiche di risparmio energetico in modo dinamico.
Verso reti completamente autonome: l’evoluzione dell’automazione IT
L’obiettivo finale dell’evoluzione delle reti intelligenti è la creazione di infrastrutture completamente autonome, capaci di autoregolarsi senza intervento umano. Le reti self-healing sono il primo passo in questa direzione: sistemi in grado di rilevare problemi, diagnosticare le cause e applicare autonomamente soluzioni correttive.
L’adozione di intelligenza artificiale distribuita nelle architetture di rete permetterà di ridurre ulteriormente il margine di errore e di migliorare la reattività del sistema. In questo scenario, ogni nodo della rete funge da unità di elaborazione autonoma, contribuendo a prendere decisioni collettive senza dover dipendere da un’unica piattaforma di gestione centralizzata.
Questa trasformazione sarà fondamentale per supportare applicazioni critiche come la robotica avanzata, i sistemi di produzione automatizzati e le infrastrutture IT per smart cities, dove la latenza e l’affidabilità della rete sono fattori chiave.
AI e networking rendono gli Smart Building efficienti e sostenibili

L’intelligenza artificiale (AI) è la chiave per trasformare gli Smart Building in ecosistemi completamente adattivi e intelligenti. Integrata con reti avanzate, l’AI consente di analizzare ed elaborare enormi quantità di dati generati da sensori IoT e dispositivi connessi, trasformandoli in azioni dinamiche e ottimizzate.
Questa sinergia si basa su reti progettate per supportare la gestione distribuita dei dati. Grazie all’edge computing, i dati generati dai sensori vengono elaborati vicino alla loro origine, riducendo la latenza e migliorando la privacy. Questo approccio decentralizzato elimina i colli di bottiglia associati ai tradizionali modelli cloud-centrici, consentendo ai sistemi di rispondere in tempo reale.
Ad esempio, in un edificio commerciale, i sensori IoT possono rilevare variazioni nei livelli di occupazione delle stanze o nelle condizioni ambientali. L’AI, integrata con la rete, analizza queste informazioni per regolare automaticamente i sistemi HVAC e l’illuminazione, migliorando il comfort degli utenti e riducendo i consumi energetici.
Grazie a tecnologie di network telemetry e data streaming, i dati raccolti non solo migliorano le operazioni quotidiane, ma forniscono anche insight preziosi per l’ottimizzazione a lungo termine degli edifici.
Automazione e analisi predittiva per la gestione della rete
Uno degli aspetti più rivoluzionari dell’AI negli Smart Building è la sua capacità di ottimizzare continuamente le operazioni di rete attraverso l’automazione e l’analisi predittiva. I sistemi di rete tradizionali richiedevano interventi manuali per identificare e risolvere problemi, spesso dopo che si erano verificati. Con l’AI, il paradigma cambia completamente: le reti sono in grado di rilevare anomalie, prevedere guasti e implementare soluzioni prima che si verifichino interruzioni.
Un esempio pratico è il bilanciamento dinamico del traffico di rete. In un edificio con migliaia di dispositivi IoT connessi, l’AI può identificare in tempo reale i dispositivi che consumano più banda o che presentano comportamenti anomali, come un consumo energetico eccessivo. La rete, in risposta, può assegnare priorità ai dispositivi critici, come sistemi di sicurezza o applicazioni aziendali, garantendo prestazioni ottimali anche durante momenti di carico elevato.
L’analisi predittiva consente inoltre di pianificare interventi di manutenzione mirata. Ad esempio, se un sensore HVAC mostra un graduale calo di efficienza, il sistema può inviare una notifica agli amministratori IT, suggerendo un intervento prima che il dispositivo si guasti. Questo approccio riduce i costi di riparazione e migliora la continuità operativa.
Sicurezza avanzata e monitoraggio basato su AI
La sicurezza rappresenta uno dei principali benefici dell’AI combinata con il networking a causa dell’esposizione a numerose minacce informatiche, che vanno dagli attacchi diretti ai dispositivi IoT fino alla compromissione dei dati sensibili. L’AI offre una protezione proattiva attraverso il monitoraggio continuo e l’analisi comportamentale.
Grazie all’uso di algoritmi di machine learning, i sistemi di sicurezza possono distinguere tra comportamenti normali e potenzialmente sospetti, intervenendo automaticamente. Ad esempio, l’AI è in grado di rilevare:
- Tentativi di accesso non autorizzati da indirizzi IP sconosciuti;
- Attività fuori dall’orario standard, come tentativi di accesso durante la notte;
- Movimenti laterali nella rete, che possono indicare un attacco in corso.
Inoltre, l’ispezione approfondita dei pacchetti (DPI) analizza il contenuto del traffico di rete, identificando e bloccando eventuali minacce, come malware o attacchi ransomware.
La segmentazione dinamica della rete, abilitata dall’AI, permette di isolare immediatamente i dispositivi compromessi, evitando la propagazione degli attacchi agli altri sistemi critici. Questo approccio garantisce la resilienza della rete e protegge i dati sensibili gestiti dall’edificio.
Ottimizzazione energetica e gestione sostenibile
L’intelligenza artificiale (AI), in sinergia con reti avanzate, rappresenta una leva cruciale per rendere più efficienti e sostenibili gli edifici. Attraverso sensori IoT distribuiti, è possibile raccogliere dati in tempo reale su parametri come temperatura, umidità, occupazione degli spazi e utilizzo della luce naturale. L’AI analizza queste informazioni per ottimizzare automaticamente i consumi energetici, regolando sistemi come HVAC e illuminazione in modo preciso e dinamico.
Un elemento innovativo in questo scenario è l’integrazione di fonti energetiche rinnovabili con i sistemi di gestione intelligente degli edifici, al fine, per esempio, di ottimizzare l’utilizzo dell’energia prodotta da pannelli solari o turbine eoliche, bilanciando in tempo reale produzione e consumi. L’adozione di tecnologie come il Power over Ethernet (PoE) consente inoltre di alimentare dispositivi come telecamere, sensori e access point attraverso un unico cavo Ethernet, semplificando l’infrastruttura e riducendo ulteriormente il consumo di energia.
A questa evoluzione si affiancano le innovazioni nell’edge computing, che abilitano l’elaborazione locale dei dati, migliorando l’efficienza energetica ed evitando la necessità di trasferire grandi volumi di informazioni verso data center centralizzati. Una tecnologia emergente in questo ambito è rappresentata dai server raffreddati ad immersione in liquido, che offrono capacità di calcolo elevate riducendo drasticamente il consumo energetico necessario per il raffreddamento. Questo approccio consente di realizzare sistemi con alta densità di calcolo direttamente in periferia, riducendo la dipendenza da infrastrutture esterne e migliorando la sostenibilità complessiva degli edifici.
Networking e AI: Una piattaforma per edifici del futuro
La combinazione tra intelligenza artificiale e reti avanzate include:
- Reti self-healing, in grado di identificare e risolvere automaticamente problemi senza intervento umano.
- AI distribuita su dispositivi edge, che consente di elaborare i dati localmente, riducendo la latenza e migliorando la sicurezza.
- Comunicazione inter-edificio, dove diversi Smart Building condividono dati e risorse energetiche, creando ecosistemi urbani più efficienti e sostenibili.
Queste innovazioni rappresentano un cambio di paradigma, trasformando gli edifici in piattaforme dinamiche, in grado di adattarsi alle esigenze degli utenti e ai cambiamenti ambientali.
L’intelligenza artificiale, integrata con reti avanzate, sta ridefinendo il concetto di Smart Building, migliorando efficienza operativa, sicurezza e sostenibilità. Grazie a soluzioni innovative, questi edifici non solo rispondono alle esigenze attuali, ma si preparano a guidare la transizione verso un futuro più intelligente e sostenibile.
Networking e Smart Building: soluzioni intelligenti per connettività e sicurezza

Le reti moderne sono il cuore tecnologico degli Smart Building, garantendo la comunicazione tra dispositivi IoT, applicazioni critiche e piattaforme di gestione. La loro progettazione non riguarda solo la connettività, ma anche la capacità di adattarsi in tempo reale alle mutevoli esigenze operative e alle sfide tecniche di edifici complessi. Le reti per gli Smart Building si basano su una struttura IP convergente, che integra tecnologie IT (Information Technology) e OT (Operational Technology). Questo approccio permette la trasmissione simultanea di dati critici e non critici, come il traffico proveniente dai sistemi di sicurezza, HVAC, sensori ambientali e applicazioni aziendali. Un elemento distintivo è il Quality of Service (QoS), che prioritizza il traffico di rete in base all’importanza dei dati. Ad esempio, il video streaming di una telecamera di sicurezza avrà priorità rispetto ai dati meno critici, garantendo così un funzionamento ottimale dei sistemi essenziali anche durante picchi di utilizzo della rete.
Inoltre, l’adozione di reti multi-gigabit assicura che anche gli edifici con un’alta densità di dispositivi IoT possano operare senza congestioni. Queste reti supportano velocità superiori a 10 Gbps, fornendo una base solida per future espansioni e nuove applicazioni, come l’introduzione di tecnologie basate su intelligenza artificiale. Un’altra caratteristica essenziale è la bassa latenza, fondamentale per applicazioni in tempo reale come il controllo degli accessi o il monitoraggio ambientale. Reti ottimizzate per ridurre i tempi di risposta migliorano sia l’efficienza operativa che l’esperienza degli utenti.
Gestione centralizzata degli edifici attraverso reti intelligenti
Le reti moderne sono progettate per garantire una gestione unificata e semplificata di tutti i sistemi connessi. La centralizzazione non si limita al controllo delle connessioni, ma estende la visibilità e il controllo a ogni livello dell’infrastruttura di rete. Attraverso strumenti avanzati di gestione basati su dashboard unificate, gli amministratori IT possono monitorare in tempo reale le prestazioni della rete, identificare rapidamente i dispositivi connessi e diagnosticare problemi. Questi strumenti utilizzano tecnologie come il network telemetry, che raccoglie dati in tempo reale da ogni dispositivo della rete.
La gestione centralizzata include anche la capacità di implementare aggiornamenti di configurazione in modo automatico o remoto, riducendo i tempi di intervento e garantendo che la rete sia sempre aggiornata con le ultime policy di sicurezza. Ad esempio, in un edificio con centinaia di dispositivi IoT, l’applicazione di una nuova configurazione può essere completata in pochi minuti, evitando interventi manuali complessi. L’integrazione con piattaforme cloud permette, inoltre, di espandere la capacità di calcolo e archiviazione senza investire in hardware locale aggiuntivo, aumentando la scalabilità della rete. Questa capacità è particolarmente utile in scenari dove i dati raccolti dai dispositivi IoT devono essere analizzati in tempo reale per prendere decisioni operative.
Sicurezza della rete e protezione degli edifici connessi
La sicurezza delle reti negli Smart Building non è più una semplice opzione, ma una necessità critica. Ogni dispositivo IoT aggiunge potenziali punti di ingresso per gli attacchi informatici, richiedendo un approccio integrato e multi-livello per la protezione. Le reti avanzate includono sistemi di autenticazione basata su identità, che limitano l’accesso ai dispositivi e alle applicazioni in base a policy predefinite. Questo approccio garantisce che solo utenti e dispositivi autorizzati possano interagire con i sistemi critici. Un ulteriore livello di sicurezza è offerto dalla segmentazione della rete, che crea sottoreti virtuali per separare i sistemi critici dal traffico meno sensibile. Ad esempio, i dati dei sistemi di sicurezza, come le telecamere o i sistemi di controllo degli accessi, sono isolati dal traffico delle applicazioni di gestione dell’illuminazione, riducendo la superficie di attacco. Le reti moderne utilizzano anche tecnologie di rilevamento delle minacce basate su intelligenza artificiale. Questi sistemi analizzano continuamente il traffico di rete, identificando schemi anomali che potrebbero indicare attività sospette. In caso di attacco, la rete può reagire automaticamente, bloccando i dispositivi compromessi e proteggendo l’integrità del sistema.
Networking per una maggiore efficienza operativa e sostenibilità
Le reti intelligenti non solo migliorano l’efficienza operativa, ma giocano anche un ruolo fondamentale nella sostenibilità degli edifici. Gli edifici sono responsabili di una significativa percentuale delle emissioni globali di CO₂, e la loro gestione energetica richiede strumenti avanzati per ottimizzare i consumi. Attraverso il monitoraggio continuo dei sensori IoT, le reti raccolgono dati sui consumi energetici di ogni sistema, identificando inefficienze in tempo reale. Questi dati vengono analizzati da piattaforme di gestione basate su machine learning, che possono implementare modifiche automaticamente.
Un’importante evoluzione riguarda la convergenza non solo delle reti di trasmissione dati, ma anche degli impianti di alimentazione elettrica. Tecnologie come Power over Ethernet (PoE), che consente di trasmettere dati e alimentazione elettrica attraverso un unico cavo Ethernet, rappresentano un passo decisivo verso l’integrazione. Questo sistema elimina la necessità di cablaggi separati per l’alimentazione e la connessione dei dispositivi, riducendo i costi di installazione e manutenzione e migliorando la flessibilità progettuale (si pensi alla rimodulazione degli spazi negli uffici, senza necessità di provvedere a modificare l’impianto elettrico delle postazioni di lavoro). PoE è ideale per alimentare dispositivi come telecamere di sicurezza, sensori IoT, sistemi di illuminazione intelligente e access point Wi-Fi, garantendo un’installazione più semplice e scalabile. Con l’evoluzione della tecnologa stessa che ora permette di erogare potenze dell’ordine di 90 watt, la gamma dei dispositivi alimentabili in corrente continua DC aumenta decisamente, permettendo di realizzare intere postazioni di lavoro in DC.
A questa tecnologia si aggiunge un’innovazione nel campo dei sistemi di distribuzione dell’energia elettrica, denominata FMP, Fault Magaged Power, una soluzione che permette di realizzare impianti elettrici in DC ad alto voltaggio, sicuri perché controllati digitalmente ed attraverso la trasmissione di corrente ad impulsi e che rendono possibile impiegare in un edificio un unico cablaggio strutturato per i dati e l’alimentazione elettrica, viste le soluzioni che permettono di combinare in uno stesso cavo anche la fibra ottica.
Inoltre, grazie alla sua modularità, FMP semplifica l’espansione delle infrastrutture, rendendola una scelta ideale per edifici che necessitano di un’integrazione crescente di dispositivi intelligenti, facilitando la realizzazione dell’impianto elettrico, anche in contesti di ristrutturazione limitatamente invasiva e sfruttando appieno la potenzialità dei sistemi di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.
Le reti moderne, grazie alla loro scalabilità, sicurezza e capacità di gestione centralizzata, diventano quindi un pilastro per edifici sempre più efficienti, sicuri e sostenibili, rispondendo alle sfide tecnologiche e ambientali del futuro.
Edifici a zero emissioni: gli Smart Building nella transizione ecologica

Il settore edilizio è responsabile del 40% del consumo energetico globale e contribuisce per circa il 33% delle emissioni di gas serra, secondo l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA). Con l’Unione Europea che impone edifici a emissioni zero entro il 2030 per i nuovi progetti e la necessità di adeguare gli edifici esistenti entro il 2050, diventa chiaro che l’adozione di soluzioni innovative non è più un’opzione, ma una necessità.
Gli smart building, grazie all’integrazione di tecnologie avanzate, rappresentano una risposta concreta a questa sfida. Essi non solo riducono il consumo di risorse, ma ottimizzano l’energia utilizzata, trasformando gli edifici in elementi attivi della transizione ecologica e verso l’obiettivo di zero emissioni.
Smart building e decarbonizzazione: una visione strategica
Gli smart building sono progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale tramite un approccio integrato alla gestione delle risorse. Attraverso una combinazione di sistemi di automazione, sensori IoT e piattaforme digitali, gli edifici intelligenti monitorano e ottimizzano i consumi energetici in tempo reale. Questa sinergia tecnologica non si limita a migliorare l’efficienza operativa: rappresenta un cambio di paradigma nella progettazione edilizia.
Ad esempio, il controllo automatizzato dei sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e climatizzazione) e dell’illuminazione riduce gli sprechi, assicurando che l’energia venga utilizzata solo dove e quando necessario. Secondo Lumi4Innovation, i sistemi di Building Automation possono abbattere i consumi per l’illuminazione tra il 5% e il 15%, dimostrando come anche piccoli interventi possano produrre benefici significativi.
ISO 50001: strumenti per la gestione dell’energia
Uno degli strumenti più efficaci per la gestione energetica negli smart building è la certificazione ISO 50001, che offre un quadro strutturato per migliorare l’efficienza energetica e ridurre i consumi in modo continuo. Questa certificazione:
- Stabilisce obiettivi chiari e misurabili per la riduzione dei consumi e delle emissioni;
- Promuove l’adozione di un ciclo di miglioramento continuo, basato su audit periodici e monitoraggio delle prestazioni;
- Consente di dimostrare il raggiungimento degli obiettivi ESG attraverso dati verificabili.
Questa certificazione rappresenta una garanzia di efficienza operativa e un vantaggio competitivo, poiché rafforza la credibilità aziendale rispetto agli stakeholder e agli investitori.
Ciclo di Deming (Plan – Do – Check – Act)

Percorso verso edifici a zero emissioni
Gli edifici intelligenti offrono una serie di soluzioni per raggiungere la neutralità climatica:
- Efficienza energetica: i sistemi di automazione e monitoraggio riducono i consumi energetici ottimizzando l’uso delle risorse.
- Produzione rinnovabile: l’integrazione di pannelli solari, turbine eoliche e sistemi di accumulo consente l’autoproduzione e il bilanciamento energetico.
- Compensazione delle emissioni residue: Gli smart building interagiscono con le smart grid, immettendo energia in eccesso per bilanciare eventuali emissioni non eliminabili.
Questa combinazione di tecnologie rende gli smart building non solo efficienti, ma anche attori attivi nella transizione verso zero emissioni, in linea con l’Agenda 2030 dell’ONU e le Direttive Europee.
Monitoraggio, innovazione e analisi avanzata
Il monitoraggio continuo e l’innovazione tecnologica sono i pilastri su cui si fondano gli smart building per raggiungere gli obiettivi di zero emissioni. Sensori avanzati raccolgono dati in tempo reale su parametri come temperatura, qualità dell’aria e utilizzo degli spazi, alimentando piattaforme di analisi predittiva. Questi strumenti consentono di individuare inefficienze, ottimizzare i consumi e suggerire interventi mirati.
L’adozione di tecnologie come i digital twin spinge ancora oltre queste capacità. I gemelli digitali, infatti, replicano virtualmente gli edifici fisici, permettendo ai facility manager di simulare scenari operativi, testare strategie e prevedere l’impatto di interventi strutturali. Tali modelli riducono i rischi e migliorano il ciclo di vita delle infrastrutture, contribuendo a una gestione sostenibile e altamente efficiente.
Inoltre, metriche avanzate come il Net Zero Carbon Standard aiutano a tracciare i progressi verso la neutralità climatica, fornendo ai sustainability manager strumenti concreti per monitorare e comunicare le performance ambientali in modo trasparente. Questa combinazione di monitoraggio, analisi e innovazione rende gli smart building non solo più efficienti, ma anche strategici per il raggiungimento degli obiettivi ESG.
Gli edifici a zero emissioni non rappresentano solo un traguardo necessario, ma una straordinaria opportunità per ridefinire il futuro del settore edilizio. Gli smart building, con il loro approccio innovativo alla gestione delle risorse, offrono un equilibrio tra sostenibilità, efficienza e benessere. Per i sustainability manager, adottare queste soluzioni significa guidare la trasformazione ecologica con strumenti concreti, dimostrando leadership nella creazione di valore ambientale e operativo.